3.31.2011

te lo scrivo

Il magone non muore mai
a differenza di tutto il resto
è fatto di odore dolciastro
e strette
strettissime morse

poteva saperlo da tempo
l'amaro
coi fiori da lutto e la schiuma
dei giorni

non ci badare se te lo scrivo
alla calata delle ore lievi
soltanto adesso trovo la ragione
se ho fatto troppo quello che volevi

"Canto pe nun suffrì". 24grana.

3.29.2011

E viceversa

I ricordi da parte
al sole, per anni
a distanza di tempo

di quel giorno conosco a memoria
i più piccoli dettagli discreti
ogni parola e parola

ora festeggio per un racconto
senza più niente di brutto
scrivo
per non dormire
nelle stoffe di lutto


"Father to son".
E viceversa.

3.25.2011

Manduria

furono le parole a trovarmi
mentre parlavo ai venti
caldi

lasciarono rosso amaro nella storia
e gusto dolce
in una fila di occhi

fino alla fine del tempo
tornando
malincuore

3.19.2011

Dagli alti

Taumaturgie
immagina le mani sulle mani
e poi la grande luna
che stanotte
si lascia corteggiare

ho acqua a sufficienza per la strada
cerco un grattacielo
perchè comunque vada
nessuno lo saprà

3.15.2011

Lavo le mani

file di nervi
velo cupo
girano in troppi sul corpo della nave
troppo lontani dalla terra

di notte dormo sui cani a poppa
e li disturbo per la notte
per ogni posto lavo le mani
in una vecchia botte

3.10.2011

taccuini

a cura dei ricordi
vestire la carta
segnando l'inchiostro

nessuno mi ha visto copiare
ogni volta ero solo
nelle strette sedute al vento
sui canali
negli angoli pietra nera

aprivo e ballavano i tratti
senza vergogna dei fogli
chiusi
e ogni volta pronti
a farsi aria
e passi

Marsiglia

sei irrequieta,
Marsiglia
non hai che cenere sugli occhi
e il vento
che ti viene addosso

così conti le acque e resti sola
a chiedere di reti e vino
mentre i richiami e le voci sul ponte
fanno brezza
cercando a riva
lamine di mare

3.09.2011

senza un fiore

panni affanni
dalle misture di gelo
in fondo
sui corrieri delle idi
senza un fiore

vado sul ciglio per l'appuntamento
non ho con me l'odore delle rose
ho perso troppo tempo
a mordere l'argento

3.08.2011

otto marzo

Nostre signore in fiamme
senza voti
con la maniglia del dolore pronta
e i baschi neri

sognano il giro dell'isola deserta
cercando il tesoro sbagliato
e una festa

lama di luna
il tiro delle arance trova il buio
restano bucce di sole a terra
e le mimose
perchè la guerra

3.06.2011

perdizioni

un rumore micidiale cancellato
lo stile delle carte
le ciglia e i fiori
trucchi

servitele una storia parallela
un'altro fumo da borsetta
o l'impaziente attesa della barca
finta

capita sempre il mare prima o poi
che si riprende e schiuma i passi
ogni tre onde

3.05.2011

furono uccisi dieci anni fa

ritmicamente mi svegliava il sole
per le sue vie
trovate uguali anche se notte
mi assicuravo con la carta nera
le forme più piccole di luce

torna la gente scompigliata
dal vento che muove la vela
fuori stagione

furono uccisi dieci anni fa
i miei pensieri
sono rimasti uguali
esattamente là

ogni pensiero veniva dal mar nero

amore talento
mente di mentire
poi si guarda
mentre non ricordo
e non ti sento

era una notte o una luce bassa
tu che sollievo
ogni pensiero veniva dal mar nero

era la mano più bianca
che avessi mai visto

Guardrail

la sicurezza direzione
cerca per sua natura
il buio
non vuole perdere l'assedio luminoso
dei tralicci
che non resiste mai
fino alla fine dei segnali
piena notte
area di sosta e pace
lungo il fiume

storia dell'acqua

non si volevano guardare
dai banchi aperti
relitti
senza respiri superficie

mischiati mai
al nero dei fondali
senza gli stracci zuppi
e il male

sarebbe un sogno camminarci sopra
come facevano l'amore i marinai
uccisi
con il sale nella gola

come le braccia inutili a nuotare
che per un pezzo breve
per chi si annega
perde fiato
e vede quello che non c'è

3.04.2011

La casa vuota sul corso

chiudere un tempo
vecchio
di pomeriggi anfratti
che salgono a rileggere per caso
lettere a pacchi
e vetri

che strano il gusto dei cassetti vecchi
che fanno finta di niente
per risalire senza guardare
di lunghi viaggi
e rumori di fondo di mare


Bloody

3.01.2011

Sgattaiolare

richiami
sulle scale che contavano da sole
per mezz'ora
alla santa devozione

sono scesi poco prima che morissi
tra le mani pomeriggio
troppo calde

per sentire dei ritorni
che saranno troppo presto
ma per me
danno il tempo di sparire

ti dipingo e poi confesso
vado via
sono un topo
che si mangia l'euforia