8.30.2011

Balneare

odore caldo
misto
olio solare e salsedine sabbia
col vento
adagio
in coda estiva

sui legni profumo d'acqua
vista di mare
candidamente fermai:
non era neanche nuda
quando
vidi che lei

8.24.2011

Napulità

Se venneno n'amore e na bellezza
e'piscetielli
int'è cascette sotto e ncopp'o puorto
arò e'scugnizzi correno pà spesa

"E mo cumm'è che tutti stì guagliune
hanno sparuto o'punto e miezojuorno
e int'ò mercato ch'arrevota a'ggente,
rè scugnizielli,
nun ce stà nisciune?"


A Ferdinando c'hanno ritte ajere,
ch'a marina,
è chiena e musse e' carne e quanta cosce
pittate senza scuorno
aspettano ch'acchiappano rò mare
o rò panaro
"Che sempe pisce sò,
napulità"

8.22.2011

Lesto (della rabbia riflessa)

Pezzo per pezzo scritto
meglio di un tozzo
e il pane
crepa
richiama il gusto
non ho più fame
giuro
bacio qualunque busto
e il resto
visto
tutto rimesso in pari
dura un secondo e un tempo
e un morto
che si riposa troppo
talmente tanto e il senso
è questo

devo trovarmi un costo

8.20.2011

Screzi

devi sapere dove vaghi
e dove frughi
discesa in cinque assieme nella conta
stretta
per fare in fretta
con l'assoluta spia del desiderio

esterrefatta stinge il gesto
ripetizione
per imparare la bocca
senza parole

ora hai ragione ruscello in piena
che non mi sente
lasciami solo il tempo
degli slip

8.19.2011

Johanna

La conosci Johanna
era quella dei freddi cunicoli
pieni di adolescenti
affacciata all'inverno aspettava per mesi che i fiori
facessero bene

mi hanno detto che prima di ieri
è morta indolore nel sonno
attaccata le mani e il cuore
che facesti aspettare

conservata nei seni
si dipinse un ritratto e la busta
non la vide nessuno
diventasti ricordo che lei si pentiva
mescolando una tazza rovente
alle sei della sera


la conosci Johanna era un pezzo
che girava di notte
abitacoli stretti e quei corpi
e i suoi occhi lontani gelosi costretti
a guardare

Istinto

quei binari che vedi sono morti
catturati al confine
nelle trappole per i vagoni
messe al varco

a quel tempo era caccia ai ladri
la temibile banda del seme
cacciava i bisonti
cuori animali giganti

partivano a frotte per le battute
lanciati a cavallo d'armi
lungo le polveri praterie
alla guerra di pelli e carne

durante quei mesi battaglia
le tenere mogli dei soldati
restavano sole rinchiuse
nelle case di legno

riscaldavano gambe al fuoco
tutte le notti
intonando richiami ricami
attraverso i boschi

senza la guardia poco potè
la resistenza fanciulla
precipitata alla cura
con fiera voglia

era di spalle alla porta
stretto di cosce a lei
moglie di un altro imprevisto
ritorno

tradimento
tiro alla fine
per una calda accoglienza
e un fatale dolcissimo istinto

8.09.2011

solo / estate

tacciono mare le acque
sento negli ordini sparsi
chiavi di casa infanzia
nomi abbeviati richiami
guaiti
poi mi rivedo i quadri
anima nera di sole
e la poesia
fatta di tempo e antichissimi versi
e dei libretti confusi dal bianco accecante
storie d'amore
come le solite navi
che me le aspetto
tornano sempre alla fine
alla fine,
di notte


dietro le mura

di schiena
maledizione a lei
tutto il rispetto scompare nei colpi
tornano i conti e l'acqua
tra le manfrine dipinte male
i non vorrei
e le camicie sfacciate le mani
le dita per tre

io sono quello che aspetta
e cerca tra i nei
sempre alla stessa radura
stretta
fino alle mura

8.07.2011

Via lattea

tutto bene l'assoluto
sui tuoi fianchi
stanca e posa per confondere i vigliacchi
alle natiche precisa
via dall'ombra

si dimentica sudore
resta il bianco
scivoloso desolato sulla pancia
disegnato con un guizzo di sentiero
per la notte

8.06.2011

Scie

basilico di carta segue il sole
lucertola le mura
io vado per un pacco di pagnotte
nei vicoli al mercato

agosto
viadotti
la radio si ripara dalla notte
mentre sui muretti le mignotte
si cercano fortuna
con l'incanto

8.03.2011

Le cartoline della monnezza

Nessuno dei preziosi pedigree
serviva a quella schiera di baldracche
rimaste a mucchio
sulle buste vuote

e tutto il resto era cadaveri di gatti
fila invisibili di mosche
e macchine di notte che ogni tanto
sfidavano i lampioni
con le fughe dei ratti

era più dolce il fiume a bolle
del fumo nero
bruciato
dai morsi dell'estate

8.02.2011

un giorno di vita

conoscenti sintomi a nota
per un'ultima sera
i medici escono al sole
fanno parola
e passano il giro

sono le ore previste, sei qui
eppure ricordo la storia del vento
terapia del dolore
e quel che resta

un inutile breve messaggio
di previsioni del tempo