12.31.2011

Il volo della regina

passai per caso dalle tue gambe
ma il sangue
era già perso sul tetto
dove volasti fiera
nei comignoli erezioni
con vista sul mare

la tua fica ferita
seminava dolore alle nuvole passaggio
loro erano i fiori
e tu la vespa
coi colori imbevuti di amori
e una manciata di pensieri perduti

Il proposito del veglione

prima dell'artiglieria
ai lati dei vicoli dal cielo
parto
veglione
per un ultimo desiderio

fotto coi numeri
non so contare
è tutta scena
non sono pronto
perdo la calma e il riso degli sposi

oggi si butta tutto
tradizione
invece ho preso appuntamento con un fiocco
era un pacchetto
di tanti anni fa

ho poche ore per partirci assieme
dobbiamo spingere e accelerare
stretti di raffiche di soldati

ho scelto un posto sulla strada
io con la macchina e una radio pirata
solo
col buio che non parla
e un bacio

Stupid White, MAn!!!

saranno le feste
a fare dei bagni perfetti
le strisce di freddo
e il resto dei bicchieri servitù

il sangue sui polsini
rigagnoli dal naso
l'odore disinfettato
e la sveglia permanente

tu resti in piedi
rigido e passa
provi a guardarmi
hai due spilli da vista

"qualcuno porti via quest'ubriacone"
lo dissero appena prima
della caduta
con la faccia rotta
nell'acqua ghiacciata

La mira omelia

si vergognino i numeri
così come il porco natale
che rapina le donne in vetrina
travestito da vecchio rosso

finalmente non piove
quante volte figliolo
hai distratto i denari dal sacco
delle offerte ai bambini?

la riffa confessione
non funziona
via quelle giacche da sera
siamo davanti a Dio

padre parola ha la vista lunga
non è più come una volta
se le pecore sono cattive
imparano a farsi bianche

a mezzanotte spaccata
gli angeli punteranno il fucile
conoscono il rituale
devono solo aspettare
che il parroco sia solo sull'altare

12.30.2011

Breve dai piedi

la faccia tra gli smalti dei piedi
a risalire in coda
per il tempo che serve all'abitudine
prendere il fiato
che l'aria che mostra i tarli
e il tempo
che cola

2011 scritte

nevrastenie
le pagine di un anno d'acqua
non asciugano i giorni

sono appena le quattro di ieri
le parole sprecate
chiedono altro vino
hanno le mani nere
umide d'inchiostro

12.29.2011

capo-caffè

non ci sono santi
per le nefaste previsioni bilancio
solo furia
e conti perduti

al nuovo anno sveglia per primo
con l'odore della notte champagne
l'eco dei botti
e una finestra
alta
per gli amori distrutti


a quell'ora di mattina
saranno esplosi tutti i bar
lasciandomi da solo con i fondi
della tua sciocca polvere nestlè

12.28.2011

dica trentatrè

lei non vuole cadere
ha la voce impacciata di vino
nelle stazioni dov'eravamo
nudi e storditi
addormentati

ricordi
ho il soprannome di sempre
cerco sempre le voci
firmo
sapendo che sono uno sbaglio

persevero sempre la bocca al momento del bacio
sorrido e combatto
anche ora
anche senza il mio cane

Le luci addosso

quando fui piccolo abbastanza
per smarrire la strada
attraversai boschi quartieri
avvolti nella carta da forno

a furia di prove
crollai
con la mia aria perfetta
e i ricambi da notte

per non togliere il fiato
presi l'acqua dai vetri appannati
approfittando della luce puntata
dei poliziotti


ma cosa volete illuminare
dissi,
vi manca il giusto pudore
siete in maniera evidente
più ubriachi di lei

Il bandito

le stanze tutte uguali
con la notte dentro
e poco tempo
nascosto dai pensieri predatori

acquari in ogni casa
mezzo mondo
conosce la leggenda
che vuole una canzone per la donna
e la sua lingua unica

dicono di lui nelle botteghe
nelle baracche lungoferrovia
nei tagliabarba
sotto i bicchieri
nei riti da quartino
delle osterie

neve
si cerca in pieno inverno
come i lupi
che fiutano il tuo sangue
perso nel bosco
dormendo in guardia per le piogge e i cacciatori

Ingannevole colpo al cuore

degli altri tempi abbastanza
le scale di marmo
i vetri a colori

è uno stupido tempio
risparmia le mani curate
le mettevi sul fuoco
giurando sul latte andato

alle volte destino
eravamo vicini di banco
a una fila
dell'ora di punta

ho ragione
è uno sparo
all'inizio non senti che il rumore

12.27.2011

Di-stanze

riconoscenza sola
negli angoli rimasta
la sera della pace
vuota

restava una tazza da ballo
prima che un volo dal vassoio
facesse i pezzi

ma il cielo tovaglia sull'amianto
col grigio non si parla
e i cocci tuoi precipitano dolci
dalle nuvole notte
sui palazzi di ferro

12.26.2011

La guerra dello spasso

la decisione delle noci
fu la più giusta della sera
aprendo i gusci
si evitava ogni guerra di nervi
con la cura incomprensibile dei vuoti conservati


tra qualche ora la mia flotta di navi
piena di mallo e vino
sarà schierata
per la battaglia navale
in poche ore conquisterà
quello che resta del pranzo di natale

La persa percezione

è lei
tristezza organizzata dalle ore
ai danni delle dighe
dei reni
che lasciano passare per le feste
il vuoto che arginavi

ha vinto un'altra volta
la tristezza
che tutti gli altri giorni tiene il banco
lasciandoti giocare come vuoi

a quei momenti che hai dimenticato
non riconosci il volto del nemico
ormai ti arrendi
senza più neanche

notte / calma apparente

L'eccitazione è una strada in silenzio
all'ora che sonno
non vede fari
a vista e rumore

ma la città si conosce da anni
e sta come il mare alle fasi lunari
quando si cala zitta
per la piena

12.22.2011

Latte e purpett

Milk
come si dice
il bianco lava e non si piange mai
dopo caduto
da qualche parte
messo nei sacchi per gentile omaggio

la casamatta del presidente
è tutta piena di latticini
"direttamente dalla casa mia"
sono o non sono il guappo del paese
il proprietario delle fattorie?

"v'hanno piaciute stì muzzarelle
e'ffanne e'bbufale delle mie parti
che se ai cristiani gli prendiamo il cuore
a quelle vacche
solo le mammelle"

"Ma non ci bado alla provenienza -
rispose in rima il signor presidente
io prendo e grazie, senza dire niente
che poi ricambio la cortesia"

E' sempre uguale
pe'tutt'feste
regali e cceste,femmine e attrici
pure che puzzano e camurrìa

"p'nà pistola se pò murì
a capodanno,
quann'è mezanotte
ment'ò casino ammacchie e'ccanzoni
e tutto'o'llatte
se fa ricott"



Al nord per natale regalano panettoni. In Sicilia ricotte. Da Caserta partono lotti di mozzarelle

12.20.2011

Il delitto di natale

lo prenderò
me l'hanno chiesto i bambini più grandi
dopo le notti insonni
e la fiducia sprecata

la letterina è appena arrivata
mi commissiona l'esecuzione
col pagamento in cioccolatini
e i mille grazie
di mille vecchi bambini

ho già preparato la recinzione
di cavi elettrici lungo il camino
con una carica di esplosivo
e il mio fucile in postazione
con il mirino

il vecchio rosso non avrà scampo
dopo anni di presa in giro
"si dispensa dai fiori di neve
e soprattutto dai regali"

mancano poche ore
per un sogno d'infanzia
festeggerò dopo una notte di attesa
proprio come anni fa
quando esplodevo una fila di botti
con un solo sparo

12.19.2011

Gloria ai preti

vi ho visto scendere dalle stelle
a dire prediche ben pagate
di nome sindaco o senatore
che le mazzette hanno la cravatta
e non si dicono in confessione

mai che lo spirito del vangelo
vi desse fiato per una condanna
voi siete amici di chi tiene il banco
date conforto a chi finisce male
esattamente come per gli aborti
e le tariffe della carità

ricordo i tempi della penitenza
delle preghiere e del terrorismo
non ci si tocca
non si fa l'amore
ogni peccato perseguiterà

ma fosse sterco tutto quel denaro
questo è il mio sangue
sarebbe merda
esattamente come San Francesco
povero e santo
con dignità

di quella cruna l'eterno fuoco
anche stavolta passa il cammello
in carovana con gli stanziamenti

e per natale, dimenticavo
via quelle facce da estrema unzione
prima di messa pubblicità
e poi miracolo in televisione

12.17.2011

vicoli ricordi

avrei dovuto farti a pezzi
ovunque
ce n'erano già troppi
e io che non vedevo
troppo buio
li ho raccolti a tratti

erano giorni bar
di fitti vicoli mandati alle puttane
ma quella notte
c'erano solo i sorci colorati
cocci di birra calda
e le divise della polizia
buttate via
dopo il carnevale

Invito subdolo alla malinconia (per il nuovo anno)

hai conservato il vino al buio
rispettato le avvertenze
scelto il posto e il colore
preso tutti gli ingredienti per i piatti

non lo mischiare alla plastica dei giochi
e quando lo aprirai
scegliti il tavolo nell'angolo di legno
e non fissare il vuoto mentre aspetti
bevi,
semplicemente
se ti ritrovi a ridere da sola
all'anno che verrà

delicata

ai capricci del vento
al vetro che non sa
e bianco
si mangia i passi d'acqua

temi
soltanto che l'inverno
passerà

12.16.2011

plancton

la trascurabile dimensione delle cose
passa tra le dita
con la marea

solitamente i pescatori
sembrano attenti
ma sanno che la regola dell'acqua
fugge
comunque
per quanto strette si facciano le reti

12.14.2011

dolce esecuzione

Amore e omicidio
nella folla
il mirino sui vasi sanguigni
nel mezzo
i tuoi dolci occhi

saranno fiori o aghi le tue ciglia
lo saprò
solo quando di colpo
cadrai

piccola legge d'acqua

il dolore rivisitato
mostra le piume
evitando la cura e gli specchi

lui si
che ha gli occhi puntati
e nuota
perfettamente
in attesa dei piccoli pesci vendetta

12.11.2011

Rosso colato

cena serale
caldo compra i tempi
camminando sopra i passi
le pareti

Anna centra il bianco della pancia
si fa le gambe
piega
mentre respira apposta
sulla schiena

lei cuore duro
bulbi e ammassi
e il vetro
sempre chiuso
tra le mani

vOyeuR

Cigolare di caviglie
come i lamenti
un pomeriggio curioso
sotto le voci dei dolci
per non disturbare

dal ciglio si vedevano le mani
e le ciglia di vetro
la parte bianca del culo
e l'odore benzina
forte
al cielo

12.10.2011

La conseguenza delle armi

dimmi che pensi
ho fatto tardi
sparando un colpo di fucile nel cespuglio
per osservare la fuga degli uccelli

hanno paura
e tu mi guardi dopo l'estate
era rovente e si è sentita male
un volo dolce
come un colpo di fucile

12.09.2011

volevo chiamarla tagliola

trappola bocca
non parlare proprio adesso
che la cura
è rimasta tra i denti
come una noce
perfetta
imboscata da sera

questo buco giardino ha ragione
nascondeva benissimo le tue spade
parole
con un rosso brillante
da labbra

In un cinema

passeggiamo sulle briciole deserte
dopo l'ora di chiusura
siamo in due

proiettore ronzio
hanno spento la luce dei bagni
e le ombre persino
scomparse
davanti lo schermo

hai le mani con te
i sedili nascondono bene le molle
proprio come non vedo
le tue bianche ginocchia

mi hanno scritto la storia
c'è un ricamo cotone tra i denti
e la polpa e le mura
una schiena per non scivolare
completamente
nel film

12.08.2011

Operazione immacolata

non toccare niente
tu come un tavolo operatorio
ma senza gelo
di carne rosa trasparente
e succhi dolci naturale

se perversione mangia
sembri una mela
con la fanfara notturna
e la dondola sopra e giù

sono le cinque di ieri
passa la banda
è un bel momento per non pensare
appena passa il dolore
ridi
e leccati tutto il mare

Fica poP

rosa mangia rosa
tatto
il rotto delle mani
un manico di lattice dissolto
e appena bocca

se ne ricorda
leccando sulla sciocca che non vuole
le dita
sul rotto della gonna
le cosce le ganasce e in mezzo un varco
godi
la piccola bottega degli umori

12.07.2011

Gli affoghi

per qualunque volta successiva
tiro fuori anche il resto
perchè non sono come me
che so prendere tutto il bicchiere
e voltarmi le mani
con l'esercizio perfetto
e i grazie di niente
per il caffè

lei parla pure di quello che vuole
con gli occhi perfetti
se ne compiace la mia attenzione
che fa così
sente l'aria pesante
e cerca altrove respiro
non risponde alle chiamate
e vuole aria
ovunque voi siate

Stupida Faust

le anime degli ombrelli
scheletri folla per via del vento
prendevano in giro continuamente
la solitudine delle gocce
a lato del ciglio

era la morte di acquazzone
e una maschera donna
sonnambulava da sola
il mangiare dei gatti

prendeva i rottami con dedizione
uno per volta
assente
ripresa dai film
quando bussarono addosso
di colpo
ai suoi stipiti colorati

erano gli anni che non pensava a lui
come una raffica in piena
appena prima che l'acqua la portasse

12.06.2011

Congegni regalo

Cartelloni animati
giocano lettere di natale
pezzi di vecchie carte
che non volano col vento

sono rimasti gli spazzini
a quest'ora del bar
prendono l'aria di sonno
e il silenzio della festa

tu non conosci le strade
pensi alle macchine che non vanno
da queste parti
sono i ricordi a cigolare
e le macchinazioni

12.04.2011

Una gatta

La gatta senza coda compariva la domenica
per ogni pranzo la incrociavo
da una piccola stradina
sapeva perfettamente giorno e ora
puntuale
si comportava sempre uguale

mi disegnava intorno cerchi
ogni volta più stretti
aveva un occhio mezzo chiuso
e il colore consumato
stranamente
lasciava i miei gesti e le carezze
come un cane

seppi tutto di lei
una notte che passai
la vidi a distanza
da sola
contro una muta buia
aveva imparato da un branco di bastardi
la cura dei randagi

12.03.2011

Le abitudini di una ladra

quando era ubriaca
preferiva la lussuria dei bidoni
"sono perfetti per tenersi di spalle"
poi cercava un bricco
e bazzicava, vestita di poco
nelle acque del parco

quando era nervosa
diffidava la pace dei lunotti appannati
sceglieva il buio
di vicoli e garage

adorava i passeggi col mare
"non hai freddo"
le chiesi mostrandole un gozzo
custodito l'inverno
mi aspettò come sempre
riposando i sedili del campo
con la storia d'amore
riletta
sui balconi degli anni settanta

Caro caffè

mentre giravo col mio amico triste
ho perso
un pò di versi
nel caffè

ero sorpreso quanto brucia bocca
la ceramica per fondere gli affetti

mentre si nuota zucchero dolente
a pochi pezzi
aggrappati sollievo
al gelo
metallo

Gelosia panorama degli altri

c' era una mostra
di fidanzate degli altri
c'erano stelle da soma
e i fiori
direttamente dall'ottocento

gente romantica chiedeva da bere
sulla tela dei letti
hanno scoperto alle cinque
che la pace dei sensi
bisogna culo e pane

queste compagne, dicevo
fanno accidenti per caso
ferite
in mezzo ai balconi
di notte
a gambe aperte

Litania del venerdì

Chiamano i torpedoni
a quest'ora di notte
appesi disordine ai cavi di rame
quelli dei nervi
a casa
sani e salvi

non hanno perso la nebbia
ma si approfittano come un bicchiere
quello che piove


per questa volta non c'è biglietto
dormono tutti per finta
la fermata li aspetta sul ponte
alla destra di Marte
con un passaggio un soldo
e il gioco
delle tre carte

12.02.2011

Angoli dicembre

le strette vie
se ne stanno da sole
più ferme del tempo

lasciano il resto delle strade trafficate
senza passeggi
coi rumori da parte
dietro le ore che mancano a domani

chiuse
tra le mani e le porte
come la scure che ritaglia
pezzi di luna rada
e luce zoppa

12.01.2011

ma-DAME??

barboncini per la posa
sui cuscini di velluto
rosso anzi no
broccato
col pisello sui vasi da notte
i materassi di piume
e le oche

se ne compiace
è una dama del cazzo
sempre distante perfetta dai suoi gatti
sulla dondolo barocca
e uno sperpero di quadri da salotto

che ci trovava quel fesso
lo seppe dopo
che fu gentile e composta
dolce
quando era morta

La fine della Ninfa

"Ma io non sono come voi"
beata te
che lo dicesti nei pensieri
la notte scorsa
sui corsi del fiume
"Mi hanno rapita dalla mia storia"
maledizione
come se tutti quegli autori
fossero uomini da strada
attenti
alle gambe in mostra

così non fosti donna da vetrina
ma di quartieri alti
"Ero la ninfa senza macchia"
eppure
non hai visto che l'acqua

il giorno dopo a testa in giù nella corrente
eri solo una foglia
"mi rimangono i fiori sul petto"
avevi chiuso gli occhi
e poi respiro

ti ritrovarono composta
la bocca
completamente bianca
avevi il cuore sottosopra
come sempre

Silenzio Sequence

prova l'amaro e resta chiuso
don't look
a vari stati allucinatori
trovare un lucchetto e la gabbia
blue
una spiaggia distesa
con la sabbia sul monte e il cuore
di venere morta
lick
rosicchiata dai topi
con le urla mai sentite
stop
come scena finale
di un film muto

Il piano dei sogni sicari

la malavita onirica si finge inoffensiva
carezza gli occhi chiusi
e come sempre
si aggira senza fretta
dintorno la fortezza
muovendosi col suono dei notturni

ripassa a mente i piani
come partiture
dispone le sue truppe tra le foglie di giornale
tra gli abiti del giorno
e non ritorna indietro
e non distrae

di solito la vittima si accorge della fine
quando si muove dentro i quadri rossi
con il cecchino scelto della squadra
che segue ogni sua scelta
come un film

a volte resta il tempo di sentirsi quasi vivo
negli occhi di chi anima il mirino
addosso ricoperto dal respiro
completamente fermo
a tiro