Si mettevano insieme un passo alla volta
nell'ora della festa e in quella del silenzio
erano voci di anni e fotogrammi
appiccicate alle robuste mura di carne
in quelle stanze respirano ancora
il pudore dei fantasmi e le presenze
così perdutamente innamorate delle piogge
da concedersi all'acqua
ogni volta
per niente
"Forse non ci eravamo accorti del marzapane che ci accoglieva. Forse distrattamente di quelle mura abbiamo vissuto. Forse ce ne siamo nutriti, avidamente, disperatamente."
12.05.2009
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