7.30.2010

Bye night Milano

Notte orale
casuale
fotti e gira nei bouquet
privè

bianchi a un tiro di schioppo
anime in fila ore
pacchetti di carta

appena si arriva a vent'anni
un bagno per tutti
notte che prende il frastuono
e cala

cuore a bollire, uscire
era gelida l'aria
e il cuore


Ipertermia, calore, infarto. Coca. Solitudine.
Bye, night.

fine luglio, appunti di pioggia

tuoni
turbe
finalmente
tutto questo vagare nei venti estivi
ha un senso

7.28.2010

nella polvere di mare

non è strano per nessuno
rifare i giochi di una volta
sui tornanti e il sole

non è strano risalire
da qualche specie di canzone
rifare a memoria quei discorsi
senza guardare

dovrai cambiare navi e porti
e poi viaggiare e andare
lasciando dietro la paura
nella polvere di mare

7.25.2010

Istruzioni per disperdere la cattiveria un pomeriggio di mare

chiglie di vento
pratiche di porto
studiavo da pagine e anni
per ricordare i modi migliori

cercai una vela materiale
e un guscio abbandonato
poi le mani
seppero fare e fare
di pezzi e fili lasciati dal tempo
qualcosa che fosse un cero
e una nave


"Il rito svolge presso il tramonto.Non deve esserci disturbo di vento, corrente o marea".

7.23.2010

Festa

Cosmogonia di ciascuno
personale
per ogni deserto

non ci ho mai messo piede
troppi anni
distratto dalle luci del porto

sull'ultimo molo di mezzanotte
i pescatori di frodo
ripetevano i loro canti
vibrando una corda di lenza

lontano dai deserti
fecero musica ai viandanti
agli stranieri
musica da festa di mare
per risvegliare i morti

7.21.2010

Via D'Amelio

Quando era piccola andava ogni volta
lungo il sentiero del castello
che tutto guarda

anche oggi al sole rovente
chiusa al traffico come ogni volta
e invece di auto quel giorno
era piena

non avevo mai visto la guerra
la vidi quel giorno
dai palazzi alle strade sporche di nero
io mi ricordo come fosse ora
dov'ero

adesso resta il silenzio
di quello che è andato
"fuori la mafia
e fiori
dallo stato"

7.18.2010

con i fantasmi curiosi dai balconi

Il passatempo di chiacchiere alle vampe di luglio
fu di quadrare i cerchi di fumo
tutta la notte sulla strada
affacciare le storie

c'era una volta
c'era una frase e le canzoni
questione di lieve bisogno

le prospettive modificano il mare
come acqua in bicchiere
dicevamo del dolore
ballando al buio spalancato
con i fantasmi curiosi dai balconi


"Je Me Fous Du Passe"

7.14.2010

ma come potrebbe mai

Hai visto quel giovane portiere da guerra
appena finita la battaglia
ha preso l'etichetta
l'ha sfinita
e non si è dato il tempo di pensare

e lei
avrà capito poco e niente
ma come potrebbe mai
un bacio
essere indecente?

Alla nuvola sulla faccia di Ike Casillas e alla sua donna

Insetti

monache sulla statale
ubriache di sciami ai fanali
soste alla fiera notturna
sempre in piedi
col fuoco
per dare una luce diversa
agli uomini ragno

era la notte di natale
faceva un caldo nero e fermo
all'ora dei pazzi stremati
che tornavano piano
nei formicai

il fuco trattava un volo di mosca
era uno degli ultimi rimasti
a gambe nude
sull'acquitrino

7.12.2010

sono solo parole

Posso e rinuncio a quello che no
nessun controllo dei livelli di follia
di tutto quello che davo in giro
e lasciavo a piene mani col mio senno
e il rispetto di che

ma se cresco da sempre in un buco di vetro affilato
e provo il vino
nei cerchi di plastica bianca
trovo un senso di nulla che uccide
ogni altro piacere
dolore

e l'amore che voglio
è sempre un finale
che comincia ogni volta
da un altro altrove

sono e resto per forza di cose d'accordo coi ricordi
non potrei mai
diventare un cespuglio
o un disegno
mai più

inevitabile ho scelto il mare
e non ho preso altre strade
appena ho capito
che ogni volta mi perdo
io
sono solo parole, parole
parole

Rien de rien / Edith Piaf

dei miei gabbiani

Oggi puntuale con le mani sul vetro
ho lasciato finalmente delle gocce
dense passate di vernice

è appiccicoso e puro il tempo del dolore
che per sua sfortuna
non regge l'umido del fuoco

proprio ora guardo il male sparire
osservo ogni sera l'arancio e i gialli del tramonto
sento la furia dei miei gabbiani
da mille tetti e torri di mare
come un assalto di sudori e sangue
anche da qui

"Now I want someone badly / to burn in here with me"- Jeff Buckley

7.11.2010

mare dopo il tramonto

Dai punti vista ombra
non si sente il cuore caldo
solo le urla rimaste
dei deserti depliant

tocca a noi
nuotare alle caviglie dorate
nelle acque di sassi
gustando luce artificiale

di canto in canto mare brucia
e sole schiuma
dopo il tramonto
distesi alla roccia distratta
dai seni bianchi
ancora

hai lasciato una tazza rotta
e una busta di carta
era appena sera
e poi fu neanche un minuto di occhi
o un tempo a parole
prima di perdere il cuore
e il costume


Vietato giocare a pallone
Mezzo metro parcheggio sui teli
Divieto di balneazione
Amore, dopo il tramonto

7.09.2010

Reminescenze di mare immaginato

Voci di bambini
o di gabbiani
se dormivo sulle lune
non sapevo la stagione
dei miei venti personali senza fiato

e le correnti non avevano deciso
cosa fare per sera
ingannate dall'ora strana

presi mare per non sapere
in tutti quei giorni
avevo fatto una barca di carta
di notte
pezzo per pezzo

sul confine delle acque
tra le reti e il risveglio
incontrai una specie di amico

non andare per i porti a piedi nudi
si scivola nei vicoli di Napoli
sui marciapiedi di Lisbona


"When I see yr eyes arrive they esplode like two bugs on the glass"
Goddess On A Hiway/ Mercury Rev

7.07.2010

Un futuro a caso

Dal balcone vista nera
sui fogli a fumare
aspettavo gambe blu

tra le antenne e i versi dei gabbiani
tornavano gli spazi a picco
e i morsi
gustosi

ero in alto sulle rocce
dopo mesi di lenzuola
"non è ancora morto"
fu il becchino a dirlo
mentre coglievo il carbone alle sei

era un futuro a caso
settembre
sulla spiaggia deserta


"Amo gli oroscopi e le previsioni del tempo quasi quanto il monte della dea. Sono un alpinista, vivo di conquiste.

7.06.2010

Non serve non pensare

Per tutte le volte che il mare nero
ha nascosto i misfatti degli amanti
risale tra le acque
una storia sommersa

tu puoi provare a svanire in molti modi infiniti
ma le mani e le dita
cercheranno comunque
nei ricorsi delle notti e negli inganni
il suo stesso invisibile profilo

7.05.2010

La logorrea dell'ostaggio estivo

Nelle grotte di cemento
file bicchieri vuoti
falliti

come avrà fatto a guardarla
senza un buco
tra le mura di bianco finto
mai sentito

ferramenta da notte
i due prigionieri si erano chiusi le mani
e lui tra le gambe di lei
non smetteva di parlare
alla luna calante


"La guerra santa di luglio era appena iniziata. Lei gettò le chiavi nel canale, sputò una frase d'amore e gli prese il cuore con una tagliola"

7.01.2010

che ne pensi del coma

Lei ti aveva chiesto di restare
dolce
arancio rovente

diceva che il pianto e i fiori
vanno a braccio sul mare
quando è inverno

ma sono troppe feste
che vedo sempre Charlotte
lei non ricorda
si crede una specie di stella

mentre mi perdo il vino
pipistrelli a milioni
oscurano il sole

io me ne vado domani
se a voce bassa
mi spieghi
che ne pensi del coma