risolvere una mano era un bel gioco
di fili menemonici e di semi
di fiori e spade tratte d'infinito
che nell'incanto ai baffi s'adagiava
sconfiggerlo era impresa di felloni
come se provenisse da un altrove
lo stesso dove sfida chissà dove
indovinando il punto che mi resta
e adesso devo vincere per forza
la mia partita a carte senza pari
dove non posso scegliere avversario
il mio magnifico maestro di denari
Chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente- De Gregori
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento