11.26.2011

L' ovvio del vino

la tua mano indica il dolore
ma nei sogni
non si compone
agita un drappo dal finestrino
a tutta quella gente conosciuta

così per qualche nero
ritrovo gli atti di calore
e perdo quel che resta del veleno
così
ti parlo
nelle vasche al sole
dove potrei comporti sveglio di pazienza

ti parlo
non guardo dritta in faccia
mi prendo almeno il tempo per pensare
è ovvio che di notte
finisce che mi perdo

da ieri
non ho pagato più
nemmeno l'acqua
alla mia porta non c'è strada
scivola via
tutto quel che piove dalle botti

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