guardare le finestre dei palazzi giganteschi
fuori le stazioni sui gradini arrotolati
quando c'era un posto per la notte
la carta e i doppi sensi
il rosso dei semafori e il museo
guardare mentre luci sulla cena
facevano le ore
e i cani e i marocchini
le fontane
guardare nelle macchine a colori
gli archivi di pensieri
che liberi si scelgono le strade
e senza me
passeggiano da soli
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